Canzoni

STROFETTE LAZZARONE

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Testo e musica: (Anonimo)

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Ha bbenuto 'Fra Diavolo, (1)
ha purtato i cannoncini
pè ammazzà li giaccubbine,
Ferdinando è ancora 'o Re! (2)

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S'è levata la gabella alla farina,
evviva Ferdinando e Carolina!

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Mack, Tac e Pacca" (3)
Venettero a Napoli pe' fa' la cacca;
mo la puzza, e po' le botte;
simme lesti, Maestà!

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Chi la zazzera s'alliscia, (4)
chi si mette lo codino,
pe' non farse giacobino
priesto priesto scommeglià!

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Fatte chiù cà, fatte chiù là, (5)
calge m'bacce a la Libertà

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E' venuto lo papa santo
c'ha portato li cannoncini
p'ammazzà li giacobini

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Libertà e uguaglianze, (6)
e ndrin ndrin nge fasce la panze

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E' venuto lo frangese (7)
Co no mazzo de' carte 'minano,
libertè, egalitè, fraternitè
tu arrobbe a me, io arrobbe a tte.

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Chi tene pane e vino
Ha da esse giacobino

Note

(1) Nome di battaglia di Michele Pezza, capomassa dell'Irpinia, nominato poi colonnello dell'esercito napoletano. Riprese le armi alla seconda invasione francese e fu catturato dal padre di Victor Hugo. Processato, venne condannato amorte dai franncesi e ucciso.

(2) Ferdinando è Ferdinando IV di Napoli, poi diventato Ferdinando I delle Due Sicilie, chiamato bonariamente dal popolo col nomignolo di "Re Nasone".

(3) Strofetta contro il barone Carlo Mack von Leiberich e gli altri ufficiali superiori austriaci, il Taxis ed il Pacz, dopo la rotta di Roma dell'armata napoletana.

(4) Strofetta antigiacobina che allude all'uso dei lazzari di strappare i codini ai passanti per accertarsi se fossero veri o posticci e, quindi, se i loro possessori fossero repubblicani.

(5) Strofetta barese antigiacobina, risonante la "lezione" napoletana.

(6) Altra strofetta pugliese di sfottò ai giacobini.

(7) Strofetta del napoletano. Le due "carte" sono quella delle tasse e quella della coscrizione obbligatoria.