Canzoni

IL CANTO DEI CONGEDANTI

Anno:

Gruppo:


Macchinista, macchinista del diretto,
metti in moto gli stantuffi,
della naja siamo stuffi,
e a casa vogliam andar.

Macchinista, macchinista del diretto,
fa marciare quel vapore
che così tra poche ore
tutti a casa tornerem.

Saluteremo il colonnello
comandante del reggimento,
la rivista dell'armamento (a)
non ce la passa più!

Siam congedati,
torniam borghesi
e viva sempre la libetà.


Saluteremo il sor maggiore
comandante del battaglione,
ste rotture di cordone
non ce l'avremo più!

Siam congedati,
torniam borghesi
e viva sempre la libetà.

Saluteremo il caporale
comandante di ramazza,
prima ride poi ci ammazza,
non lo vedrem mai più !

Saluteremo il sergentino
comandante la latrina
la rivista ogni mattina
non c’è la passa più.

Saluteremo il maresciallo
comandante la sputacchiera
la rivista giornaliera
non c’è la passa più.

Congedaa, congedaa,
col sacchetto alla man…!
Permanent, permanent
in piazza d’armi col Tenent!…”
Congedaa, congedaa,
col sacchetto alla man…!
Permanent, permanent
in piazza d’armi col Tenent!…”

Saluteremo il tenentino
comandante del plotone,
il biglietto di prigione
non ce lo darà più!

Saluteremo il capitano
comandante la compagnia,
la rivista in fureria
non ce la passa più!

Saluteremo il sor maggiore
comandante del battaglione
la rivista ogni bottone
non ce la passa più!

Saluteremo il colonnello
comandante del reggimento
la rivista ogni momento
non ce la passa più!

Salta fuori, salta fuori una capèlla
tutta sporca e scalcinata
che cos’è questa suonata
che cos’è questa suonata.
Salta fuori, salta fuori una capèlla
tutta sporca e scalcinata
che cos’è questa suonata
la suonata dei congeda.

Macchinista, macchinista del diretto,
metti in moto gli stantuffi,
della naja siamo stuffi,
e a casa vogliam andar.

Macchinista, macchinista del diretto,
fa marciare quel vapore
che così tra poche ore
tutti a casa tornerem.

Note

Variante degli anni '60 del XX secolo dal canto della prima guerra mondiale "La Canzone dei congedati".