Lorien / Musica / Ascolta gli Album / Michele di Fiò – Seveso e no (1977)
Michele di Fiò – Seveso e no (1977)
Musicassetta autoprodotta.
Lorien / Musica / Ascolta gli Album / Michele di Fiò – Seveso e no (1977)
Musicassetta autoprodotta.
Lorien / Musica / Ascolta i concerti / Canti e poesie dell’occidente (1976)
Musicassetta prodotta dal Fronte della Gioventù di Roma che riporta l’intero spettacolo.
Lorien / Musica / Ascolta i concerti / Selezione di Campo “Hobbit” (1977)
Musicassetta autoprodotta, pubblicata all’indomani del campo raccoglie una selezione dei brani eseguiti durante la due giorni.
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Michele Di Fiò è uno dei primi cantautori della musica alternativa a incidere un nastro. Nel 1977 esordisce con la musicassetta Seveso e no, uscita prima di Campo Hobbit 1 in cui, però, non si potè esibire per problemi di voce. Morto il 15 settembre 2013 ci ha lasciato, oltre questo nastro tre album, un singolo e alcuni brani inediti.
Quindici brani con cui esordì il cantautore che più di tutti ha cercato di creare una struttura per la musica alternativa con il progetto de La Mosca Bianca.
Michele Di Fiò – Seveso e no [scarica l’intero album]
Camminando con libero passo. Una storia padovana 1969-1978
Recensione a cura di Silvia Preda
È come Orientamenti…ma si capisce! Questa, la prima considerazione che mi è venuta una volta sfogliate anche soltanto le prime pagine del libro di Mario; considerazione seguita giocoforza dal pensiero che questa pubblicazione sia in primis da dedicare ai giovani.
Sì, perché voglio sfidare chiunque, a 15 anni, a leggere Evola, apprezzarlo e capirlo – nonostante tutti quelli che abbiano iniziato la militanza da ragazzini, per darsi un tono, abbiano recitato la parte del profondo estimatore del noto filosofo: io non l’ho ancora capito a quarant’anni più che suonati, figuriamoci!
Ecco, il libro di Mario, dal punto di vista dell’immediatezza, è il contrario: arriva diretto, facendone diventare immediatamente protagonista il lettore.
Dalla seconda di copertina si apprende che è una “storia romanzata”. Ma di romanzato, tranne qualche sporadico episodio o dettaglio individuabile solo da chi conosce personalmente l’autore, c’è ben poco: il volume è la storia incredibilmente – e terribilmente – reale dei giovani missini (e voglio definirli così quei ragazzi, dando all’aggettivo “missino” il suo significato originario e più puro) della Padova degli anni ’70, storia che lo stesso Mario Bortoluzzi ha voluto sottolineare non essere stata mai raccontata in maniera mirata, nonostante Padova, soprattutto se posta in rapporto a città molto più popolate, abbia in quegli anni versato uno dei tributi di sangue e di gioventù più alti in Italia.
Il motivo per cui il libro di Mario arriva così diretto è proprio questo: niente “undici punti”, niente proclami ideologici, ma pura narrazione di una storia e di una vita vissuta che diventa immediatamente Esempio; esempio di come giovani studenti, ragazzi poco più che maggiorenni, abbiano saputo affrontare intimidazioni, persecuzioni, l’assassinio di persone a loro vicine e, non da ultimo, una carcerazione preventiva che, all’epoca, poteva non finire mai, in quanto sorretti dalla fede in un’idea e dalla fiducia riposta in chi stava al loro fianco, riuscendo così ad attraversare la vita cantando sempre con la fronte al sole.
Per questo, pur nella certezza che il volume verrà apprezzato anche da chi già è adulto e ha una propria formazione, oltre che da chi quegli anni li ha anche proprio vissuti, “Camminando con libero passo” deve essere destinato nella maniera più ampia possibile ai ragazzi.
Perché anche loro possano provare la gioia di sentirsi dire, come è stato detto al giovanissimo Mario nelle prime pagine del libro: “domani riunione alle cinque del pomeriggio, non mancare!”
“CAMMINANDO CON LIBERO PASSO”
di Mario Bortoluzzi prefazione di Guido Giraudo postfazione di Michele Chiodi edizioni Altaforte, 2021 |
Il libro è acquistabile presso:
Edizioni Altaforte – Edizioni Ritter – Europa Libreria Editrice – IBS