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“Sono figlia unica. Mia madre è vedova da quando avevo quattro anni, mio padre lo ricordo appena! La mamma non ha fatto nulla per ostacolare questa mia scelta ma ora trepida per me. Vedi questa lapide con i nomi degli studenti caduti in guerra? Al più finirò col mio nome in questa fila e sarebbe una grande soddisfazione averlo fatto per l’Italia”
(Le parole di Marilena rievocate dal ricordo dell’ausiliaria Rosilda Fanolla tratta da “Per Marilena Grill”)
Marilena Grill, nata il 26 settembre 1928, di origine valdese, viveva a Torino dove nel 1945 frequentava il liceo D’Azeglio.
La sua unica colpa era quella di aver scelto “la parte sbagliata” ed essersi schierata per l’onore d’Italia nelle file del Servizio Ausiliario della Repubblica Sociale. Il 28 aprile – a guerra finita – venne prelevata, dalla sua abitazione torinese, da quattro partigiani che la portarono alla caserma Valdocco dove dovette subire umiliazioni e sofferenze per 5 giorni, prima che i suoi aguzzini la uccidessero, con un colpo alla nuca in Via maria Ausiliatrice angolo C.so Valdocco la notte fra il 2 e il 3 maggio 1945.
Quando Marilena fu assassinata aveva appena 16 anni e le sue parole rievocate dal ricordo di Rosilda Fanolla sembrano quasi profetiche, ma purtroppo a lei non è stato tributato l’onore di avere il nome riportato ad imperituro memento, ma è stata consegnata all’oblio dall’infamia e dalla vigliaccheria di chi non ha ne valori ne ideali. Negli anni a cavallo tra la fine dei ’90 e il primo decennio del 2000, l’Associazione Nazionale Caduti e Dispersi della R.S.I. ha richiesto alle istituzioni territoriali di poter posare una targa in suo ricordo nel luogo dove fu assassinata. Ma il comune, nonostante anche gli interventi dei consiglieri locali di Alleanza Nazionale e della Lega Nord, non ha mai dato i permessi. Purtroppo Marilena, come Giuseppina Ghersi, e tanti altri morti durante e dopo la fine della guerra civile, sono morti scomodi per una certa parte politica che preferisce tenerli nell’oblio. Perché se venissero riscoperte certe storie, porterebbero a galla una violenza ed una ferocia che poco avevano a che fare con una lotta di liberazione e che andrebbero ad incrinare il mito di una certa resistenza.
Vogliamo ricordare la storia di Marilena perché il suo martirio non venga dimenticato, nella speranza che possa un giorno servire a ristabilire la verità storica, dando giustizia a lei e ai tanti altri che sono stati trucidati in quel tragico 1945, per la sola colpa di essersi schierati per l’onore d’Italia.
– DOCUMENTAZIONE STORICA:
Richiesta della targa commemorativa – L’Ausiliaria e il partigiano
– RASSEGNA STAMPA:
Ricordi e citazioni – Gli Anniversari – L’Intitolazione e la Targa – L’Ausiliaria e il partigiano
– LA TOMBA
Queste pagine sono dedicate alla memoria di Rosilda Fanolla che ci ha lasciati il 6 giugno 2015. Camerata di Marilena nel Servizio Ausiliario Femminile della R.S.I., per anni si adoperò per ottenere dal comune il permesso per la posa di una targa commemorativa nel luogo dove Marilena fu uccisa, ma che nonostante i decenni passati le amministrazioni hanno sempre negato.
A lei che conobbe Marilena Grill nei tragici giorni del 1945, camerate di un’idea separate dall’odio dei vigliacchi.
Nel suo ricordo e nel ricordo delle sue battaglie vogliamo contribuire a mantenere viva la storia di Marilena Grill attraverso queste pagine.