Elenco delle sedi dei comandi e dei comandi clandestini della resistenza
Sede del C.M.R.P. | Villa Pia – Via Cibrario 114 e Via Saccarelli 9 |
Sedi di riunioni del C.L.N.R.P | Via Piazzi, 42 – alloggio dell’ing. Guala; Albergo Canelli – Via S. Dalmazzo, 5/b; (1) Via Cibrario, 6 e 70; Archivio di Stato – Via Santa Chiara, 20; Chiesa S. Giuseppe Cottolengo, Via Luini, 90; Clinica Sanitrix – corso Lanza, 75, Conceria Florio – Via S. Donato, 59 (nel 1945 – ora Via Durandi 11); Albergo Ristorante Canelli – Via S.Dalmazzo, 7 (nel 1945) |
Sede del Comando Piazza | Stabilimento Lancia – Via Monginevro, 99 |
Triumvirato insurrezionale P.C.I. | Si riuniva in Via Groscavallo |
Formazione “Dr. Parvis” (SAP IV Settore) | si riuniva presso l’Associazione Pietro Micca – Via del Carmine, 13; dall’aprile 1945 nei locali sotterranei della Fabbrica M.I.M.E.T. – Via Bligny, 18. |
Stamperie clandestine | Casermetta Genio Pompieri alla confluenza tra Po e Sangone; Istituto Regionale per Ciechi – Via Nizza 51 (stamperia del PCI). |
Sede dei Gruppi Difesa della Donna | Laboratorio Sartoria di Olga Almasio – Corso Oporto, 43 |
Centro collegamento PdA | Villa “ Il Borello” – Via Rosalino Pilo e Via Fabro 6 – nella casa di Ada Gobetti |
Centro di smistamento PdA | Panetteria di via Vigone, 19 |
Sedi clandestine dei GAP | Via Brunetta 3 e via S. Bernardino 14 (2) |
(1) | L’Albergo ristorante Canelli di proprietà dei coniugi Angiolina e Lorenzo Chiadò è uno dei più importanti luoghi di riunioni clandestine del C.L.N. Così ne parla Pier Luigi Passoni, rappresentante socialista e segretario del C.L.N. regionale: “L’albergo Canelli divenne per un periodo notevole della lotta di Resistenza la sede effettiva del movimento, di dove si irradiavano gli ordini, si smistavano i compiti, si seguiva ora per ora lo svolgimento della attività partigiana, perché là vi fu il recapito permanente dei capi al quale affluivano le staffette […] frammisti ai comuni avventori, ogni giorno facce nuove apparivano all’ora dei pranzi e mentre consumavano il pasto scrutavano il momento per approssimarsi alla proprietaria: ‘la signora’ o a suo marito e chiedere sommessamente di ‘Piero’. Era la parola d’ordine che, proprio perché troppo usata, non apriva facilmente l’animo dell’abilissima interloquita proprietaria a confidenze” (P. Passoni – L’Albergo Canelli – “Torino. Rivista mensile della città”, 4 aprile 1955, p. 147). Nei locali sono ospitati nelle missioni clandestine a Torino molti dei dirigenti socialisti, da Bruno Buozzi a Rodolfo Morandi, a Sandro Pertini. Il 27 aprile 1945 sulla soglia del portone attiguo viene uccisa una staffetta partigiana delle formazioni Matteotti, Liberina Lucca (lapide nell’ingresso del numero 7). | |
(2) | Alessandro Trabucchi – I vinti hanno sempre torto – Ed. De Silva, Torino 1947, p.64 / Giovanni Pesce – Senza Tregua – Ed. Feltrinelli, marzo 67, p. 33 / AA.VV. – Storia di Torino – Einaudi Ed., volume 8, p. 805 / Valerio Cottino – Formazione Dr. Parvis, p. 10 / Gianni Alasia – Le ville dei pescecani – Ed Coop. Cultura L. Milani – Torino 1990, p. 63 / Città di Torino – Ist. Piem. – Storia della Resistenza – Torino 1938-1945 – Una guida per la memoria – anno 2000. |
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Pagina redatta il 14 febbraio 2018