Progetto per il salvataggio del Monumento all’Ardito Cherasco

Le tre versioni del volantino curato dal comitato il cui testo è riportato di seguito.


La costruzione di un monumento rappresenta un riconoscimento tangibile alla memoria di chi, nella propria vita, ha compiuto gesti meritevoli di una pubblica ammirazione. Purtroppo, è comune usanza che la storia venga scritta dai vincitori e che spesso tocchi ai vinti il triste destino dell’oblio; non solo, ma alla scomparsa politica degli sconfitti spesso segue la distruzione delle opere materiali da loro edificate.

Questa triste logica non ha risparmiato l’Italia, tanto che, al termine dell’ultimo conflitto, è iniziata un’opera di minuzioso smantellamento di tutto ciò che rievocava l’esperienza fascista. È accaduto così che scritte murali d’epoca mussoliniana, monumenti del Ventennio e opere architettoniche di stile fascista siano stati abbandonati alle intemperie e alla rovina e destinati quindi ad una morte lenta. Questa prassi farà sì che, con il passare del tempo, verrà totalmente rimossa quella che negli ambienti progressisti viene definita dispregiativamente “eredità fascista”, ma priverà altresì gli studiosi di architettura e gli storici di materiale indispensabile per un’analisi non viziata da pregiudizi ideologici.
Sentiamo pertanto prioritario il compito di agire per la salvaguardia delle testimonianze materiali di quel fondamentale periodo della nostra storia, le quali raramente vengono inserite in pubblici progetti di ristrutturazione.

SORGE L’IDEA

Nel Cimitero Monumentale di Torino è ubicata la tomba di Carlo Cherasco, capitano degli Arditi nella “Grande Guerra” e personalità di spicco del suddetto corpo militare. Sopra la tomba si innalza un monumento commemorativo dedicato allo stesso Cherasco e a tutti gli Arditi, eretto nel 1942.
In occasione delle celebrazioni in memoria dei caduti del secondo conflitto mondiale, i torinesi che non dimenticano il sacrificio di chi cadde per la Patria sono soliti ritrovarsi davanti alle tombe dei caduti della Repubblica Sociale Italiana e, a chiusura della commemorazione, rendere omaggio al monumento all’Ardito.
Purtroppo, durante gli anni 70, il basamento marmoreo del monumento venne seriamente danneggiato dalla mano vile di qualche attentatore rimasto ovviamente impunito. Tale danneggiamento, associato all’erosione del tempo, ha reso precario lo “stato di salute” dell’opera, nei confronti della quale sono dunque necessari urgenti interventi.

I LAVORI NECESSARI

Abbiamo direttamente interpellato alcune delle più note imprese specializzate nel ripristino di opere monumentali e che lavorano da lungo tempo nel Cimitero Monumentale di Torino, per ottenere dei preventivi. Tra le altre, abbiamo optato per una rinomata impresa del settore, che ci ha fornito precise garanzie ed un serio progetto.
Stando ad esso, la cui fotocopia alleghiamo in ultima pagina, a lavori ultimati la solidità del monumento ripristinato garantirà una sua lunga
durata, in quanto verranno sostituite le fasce che sorreggono l’intera struttura; inoltre sarà “rimessa a nuovo” la stessa statua, senza nessuna alterazione rispetto all’originale.
L’alternativa a questo progetto, più economica, consisterebbe in una ristrutturazione parziale, limitata al solo basamento marmoreo, senza la
sostituzione delle fasce interne di sostegno, le quali con il passare dei tempo cederebbero causando danni irreparabili, fino alla caduta della statua.

IL PROGETTO

L’unico obiettivo che ci proponiamo è il ripristino del monumento all’Ardito. Per ottenere tale scopo si deve operare congiuntamente al fine di raccogliere i fondi necessari all’esecuzione dei lavori. Tale raccolta verrà portata avanti tramite le iniziative di un “COMITATO PER IL SALVATAGGIO DEL MONUMENTO ALL’ARDITO CHERASCO”, istituito per l’occasione. 
Sull’operato di tale Comitato nessun singolo, nessuna associazione o partito può avanzare una qualsiasi pretesa di egemonizzazione, ma al contrario il comune desiderio deve essere quello di lavorare con sincero spirito di collaborazione, auspicando la partecipazione diretta di chiunque, a titolo privato o in quanto rappresentante di un’organizzazione, sia interessato al ripristino del monumento.
Le decisioni circa le iniziative da intraprendere per la raccolta dei fondi dovranno avere necessariamente il consenso del Comitato, il quale si
scioglierà una volta raggiunto lo scopo prefissato.
L’intera operazione avverrà nel pieno rispetto delle normative giuridiche in vigore.

TRASPARENZA INFORMATIVA

Le informazioni sull’entità dei finanziamenti raccolti saranno a completa disposizione di tutti coloro che ne faranno richiesta al Comitato. Per fornire maggior trasparenza informativa, sarà operante per tutto il periodo della raccolta fondi e dei lavori, un numero di telefono e di fax, cui rivolgersi per ottenere tutte le informazioni desiderate e l’entità dei fondi via via raccolti.

ANONIMATO DEI FINANZIATORI

Non intendiamo dare ampio risalto a chi contribuirà alla raccolta fondi, perché riteniamo giusto che chi si impegnerà in tal senso lo faccia spronato soltanto dalla nobiltà del fine e non dalla volontà di pubblicizzare la propria immagine o quella dell’organizzazione di appartenenza.
Perciò escludiamo in partenza la possibilità di targhe commemorative o di pubblici ringraziamenti per eventuali cifre donate.
Sproniamo fin da ora gli interessati ad impegnarsi nel raggiungimento dell’obbiettivo, operando in prima persona con responsabilità e franchezza d’animo, in modo da ESSERE ESEMPIO con il proprio operato.

INIZIATIVE COLLATERALI

Svariate iniziative potranno essere intraprese al fine di raccogliere fondi necessari. Alcune sono già state studiate, ricevendo l’adesione informale di molte persone disposte a collaborare.


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