“Quadraginta annos in unum fideles”
Il nuovo Cd che la Compagnia dell’Anello ha realizzato quest’anno per celebrare i quarant’anni di attività è uscito giusto in tempo per finire sotto l’albero. Un lavoro che celebra le origini, non solo del gruppo ma anche di quella musica alternativa di cui loro furono tra i primi menestrelli.
GPdPN Autunno 1975
40 anni son passati da quel 1974 in cui, a Padova, cinque giovani militanti del Fronte della Gioventù e del F.U.A.N. (Loris Lombroni, Fabio Ragno, Gigi Toso, Roberto Meconcelli e Mario Bortoluzzi) unirono i loro talenti per cantare la rabbia, la speranza, i sogni egli ideali di tutta quella parte d’Italia che con disprezzo veniva etichettata fascista, dando vita al primo complesso di musica alternativa: il “Gruppo Padovano di Protesta Nazionale”.
Nascono i primi brani scritti più col cuore che con la testa ma che rappresentano lo spirito dell’allora nascente musica alternativa (Stamattina alle 8, Sidacalista GIL , Torna presto) insieme ad altri scritti su inni storici (Sorgi Eurpeo ¹). Le prime esibizioni si fecero nell’autunno del ’74 nei locali del F.d.G., locali dove tra bandiere e ciclostili nacquero le prime vere canzoni (Padova 17 Giugno, La ballata del nero, Storia di una SS, Hey Jo, Corri fratello, Jan Palach, La foiba di San Giuliano). Nei concerti Toso presentava il gruppo sulle note di “Knockin’ on heaven’s door” di Bob Dylan, Meconcelli suonava il banjo e Lombroni, Ragno e Bortoluzzi suonavano la chitarra. Nel 1975 l’attività prosegue e nascono altre canzoni (Volavano le molotov, No vi vogliamo più), ma a fine anno scoppia la repressione nei confronti della Destra che coinvolge anche i membri del Gruppo. L’anno successivo si uniscono al gruppo Paolo Favero e Junio Guariento che sostituiscono Meconcelli ancora detenuto e Lombroni trasferitosi a Messina. Nascono nuove canzoni (A Piero, Looked, Sig. Nessuno, Police Blues, Bar 33, Corri fratello, Boia chi molla ²) e la nuova formazione esordisce al teatro delle Muse a Roma nel dicembre 1976 in quello che è anche l’ultimo concerto del Gruppo che poi per vari motivi si scioglie. Toso e Ragno lasciano, Favero confluisce negli ZPM e Mario Bortoluzzi e Junio Guariento si presentarono a Montesarchio al I° Campo Hobbit col nome di “Compagnia dell’Anello” …
Dicembre 1976 – Gruppo Padovano di Protesta Nazionale in concerto al Tetro delle Muse a Roma
Tanta acqua è passata sotto i ponti da quel Campo Hobbit fino alla pubblicazione di questo Cd. Centinaia di concerti in tutta Italia ed esibizioni all’estero, da Campo Hobbit 3 al Trianon a Roma (1982) con Jack Marchall, dal concerto per Almerigo (1987) ad Assisi (1989) dal Concerto del Ventennale (1997) al Concerto per Carlo (2013). Gente che è andata e gente che è venuta, la formazione cambiata innumerevoli volte e molte sono state le partecipazioni e i contributi. 4 Album, 2 concerti dal vivo, 1 singolo e innumerevoli raccolte e compilation. La musica negli anni si è evoluta ed è maturata, si sono variegate le influenze musicali ed è cresciuta la professionalità, ma lo spirito che ha contraddistinto il gruppo è sempre rimasto immutato.
In questo Cd vengono riproposti 5 dei brani storici del Gruppo Padovano e due brani inediti. Le vecchie canzoni sono eseguite con nuovi arrangiamenti, ma rimane integro il loro pathos e continuano a trasmettere le stesse emozioni di ieri. Emozioni che anche i due brani inediti sanno suscitare, perché oggi come ieri, la Compagnia sa far vibrare l’animo con la musica e le parole.
- Padova 17 Giugno” (1974)
dedicata a Giuseppe Mazzola e Graziano Girallucci uccisi dalle BR nella sede dell’M.S.I.-D.N. a Padova il 17 giugno 1974, il testo è tratto da una poesia scritta da Gigi Toso.
- “Jan Palach” (1975)
dedicata al patriota cecoslovacco Jan Palach che, il 16 gennaio del 1969, si diede fuoco a Praga, in p.zza Venceslao, per protesta contro l’invasione russa.
- “Sunglasses’ policeman blues” (1976)
scritta nel periodo della repressione della destra patavina, è una ballata gogliardica, una presa in giro di chi vedeva (e vede!) ovunque “trame nere”.
- “A Piero” (1976)
fu scritta nel periodo in cui si scatenò una feroce repressione nei confronti del Fronte della Gioventù padovano (dicembre 1975) con decine di perquisizioni e di arresti tra i militanti, tra i quali Sergio Bevivino a cui è dedicata la canzone.
- “La Foiba di San Giuliano” (1975)
scritta in ricordo dei martiri delle Foibe.
- “11 marzo 1944” (2009)
dedicata all’aviatore dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana Giobatta Boscutti caduto per difendere Padova da bombardamenti alleati, fu proposta in anteprima in un CD singolo stampato in occasione della pubblicazione del libro sulla storia dell’aviatore “… Con tutte le mi forze …” (2009).
- “Kaly Yuga” (2014)
brano “di stretta attualità e, con richiamo agli insegnamenti tradizionali, traccia il presente vissuto quotidianamente da un popolo sempre più solo e lasciato in balia dei nuovi barbari del politicamente corretto e dell’usura internazionale e la speranza per una riscossa nazionale”.
Claudio Volante
Compagnia dell’Anello “Quadraginta annos in unum fideles” – CD
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¹ Il brano fu scritto sull'Inno della guardia di Ferro romena "Imnul Tineretii Legionare".
² La canzone "Boia chi Molla" fu scritta da Paolo Favero quando era ancora nel GPdPN e suonata per la prima
volta al concerto del dicembre 1976. Successivamente Favero conflui negli ZPM portandosi dietro il brano
che poi venne inciso dal gruppo veronese diventando una loro canzone.